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Si è svolta domenica 31 Gennaio presso la sala  “A” plenaria  del Palazzo Coni di Milano il Convegno “Ciclismo-Le Regole del Gioco”, indetto ed organizzato dall’Assise Ciclistica Lombarda, particolarmente importante in questo momento storico del ciclismo amatoriale Lombardo, volto a presentare al movimento le recenti novità regolamentari conseguenza delle Convenzioni stipulate fra alcuni Enti di Promozione Sportiva  (E.P.S.)   e FCI, oltre  a illustrare ai presenti l’attività svolta dal tavolo comune negli ultimi anni, con particolare attenzione alle iniziative intraprese negli ultimi dodici mesi.

Introduce i lavori Gianluca Londoni della FCI Lombardia che ripercorre il percorso dell’Assise, nata come Consulta Provinciale di Milano/Monza Brianza, per volere del presidente provinciale FCI Valter Cozzaglio, con il preciso scopo di appianare alcune divergenze sorte fra FCI ed Enti operanti sul territorio provinciale.

Ben presto l’ambito provinciale è diventato “limitativo” per l’obiettivo dei promotori: lo sbocco naturale e logico era quello di portare il tavolo di lavoro a livello Regionale coinvolgendo così altre realtà ed altri Enti, non presenti in provincia.

Con l’arrivo a capo della Commissione Regionale FCI di Gianantonio Crisafulli, il progetto si è realizzato: infatti un paio di anni orsono nasce la Consulta Ciclistica Territoriale Lombarda, iniziativa che rischiava di naufragare ad inizio 2015, allorché FCI a livello nazionale decise di uscire dalla Consulta Ciclistica Nazionale per assumere il ruolo di riferimento del mondo ciclistico a lei conferito dal Coni.

La Consulta Regionale si trasformava così in Assise Ciclistica Lombarda, per portare avanti quel tavolo di lavoro fondamentale perché tutti gli organismi operanti in Lombardia potessero continuare a confrontarsi sulle tematiche che riguardano questo variegato mondo, e tutti insieme studiare rimedi e soluzioni  agli eventuali problemi derivanti dall’attività ciclistica.Questo clima di collaborazione ha prodotto subito due effetti concreti:

  1. La creazione a livello Regionale di una seconda serie condivisa, ovvero di un regolamento che permetta ad atleti poco prestazionali di poter gareggiare con i propri pari grado, regola valida per tutti i tesserati di ogni Ente o Federazione. Questa importante innovazione, al momento non è ancora prevista a livello nazionale.
  2. La realizzazione del “Campionato Lombardo Assoluto”, una Challenge in sei prove organizzate sotto l’egida di ognuno dei soggetti presenti in Assise, con l’obiettivo di premiare i migliori atleti Regionali. Il tavolo comune permette così di superare lo scoglio che aveva impedito la realizzazione di iniziative analoghe al tempo della Consulta Provinciale, il “sogno nel cassetto” del duo Cozzaglio – Londoni, ovvero la differente classificazione in categorie degli atleti. I nuovi rapporti amichevoli e costruttivi instaurati hanno permesso di adottare categorie neutre a tutti gli organismi, e di realizzare con un anno di anticipo l’unificazione delle fasce d’età come avverrà per tutti dal 2016.

Dopo Londoni ha preso la parola Maurizio De Vecchi, responsabile Regionale Csain, che confessava pubblicamente di essersi positivamente ricreduto riguardo la costituzione di una Assise Regionale: si aspettava, in analogia con quanto avveniva in sede di Consulta Nazionale un tavolo intriso di politica e di discorsi vuoti, litigioso con i vari rappresentanti intenti a difendere il proprio “giardino” e poco o per nulla interessati ai problemi del ciclismo.  Maurizio ha invece potuto rilevare una clima completamente diverso, dove l’unico obiettivo è quello di costruire un percorso comune per lo sviluppo del nostro magnifico sport, questo “clima” lo spinge ad essere uno dei più convinti sostenitori dell’iniziativa.

La “palla” è passata poi ad Elco Volpi, coordinatore regionale Acsi, ovvero l’Ente che rappresenta la più grossa fetta di attività in Lombardia, che dopo aver posto sul tavolo le proprie difficoltà nel far recepire velocemente le iniziative comuni al propri affiliati (dirigenti e società), espone la novità degli ultimi mesi, ovvero l’entrata in vigore delle Convenzioni Ente/FCI, ben spiegando cosa questo significhi e cosa comporti.

Fatte queste fondamentali premesse, toccava poi a Gianantonio Crisafulli presentare ai presenti, coadiuvato dalla proiezione di slides, quali siano le fonti normative  che regolano l’attività organizzativa e partecipativa del Mondo del ciclismo, partendo dalla legislazione nazionale, in primis il  codice della strada, per passare ai vari regolamenti della Regione Lombardia , per  finire con le normative regolamentari della FCI, regolamenti che Coni pone come base fondamentale dell’attività sportiva, e non solo per il settore Ciclismo.  In estrema sintesi è stata sottolineata l’esigenza di garantire la massima sicurezza per gli atleti e per il pubblico, obiettivi che si possono ottenere solo con il rispetto delle normative vigenti.

Tutto il materiale illustrato, ed i relativi riferimenti legislativi sono consultabili nella pagina “Le Regole de Gioco” consultabili qui.

A supporto dell’intervento di Crisafulli sono intervenuti Pietro Monchi, storico direttore di corsa FCI, che ha esposto ai presenti il fondamentale ruolo della sua categoria nell’organizzazione delle gare ciclistiche, spiegando ai presenti come si formi un direttore di corsa in FCI e quali siano le sue responsabilità civili e penali connesse, cosa troppo spesso sottovalutata.

Altro importante contributo si è avuto con l’intervento di Giorgio Beretta, giudice di gara federale, che ha esposto il ruolo della sua categoria in una manifestazione e come venga formata la sua figura professionale.

 

Per ultimo è intervenuto Luigi Vidali per il settore cicloturistico, mondo in grande fermento negli ultimi tempi, viste le novità introdotte a livello di certificazione medica, che pone qualche scompiglio in consuetudini radicate nel tempo.

Vidali ha posto l’accento anche su di una problematica sorta negli ultimi mesi relativa a verbali elevati ai partecipanti ai raduni cicloturistici da parte di zelanti funzionari che hanno tolto anche punti dalle patenti di atleti che sono transitati con semafori rossi, benché partecipanti a manifestazioni regolarmente autorizzate.

Ulteriore argomento trattato è stato quello dei defribillatori, la scadenza del 20 gennaio c.a. è stata prorogata dal Ministero della Salute di 180 giorni con scadenza 20 Luglio 2016: la FCI ha chiesto chiarimenti all’organismo statale circa la reale fattibilità di applicazione alle società ciclistiche, fatto salvo l’obbligo di presenza in occasione dell’organizzazione di gare.

Si è passati poi al pubblico dibattito dove sono intervenuti i rappresentanti delle purtroppo poche società presenti, gli altrettanto pochi atleti in sala, il presidente del Comitato Provinciale di Como della FCI Franco Bettoni che ha portato all’attenzione e dell’assemblea il problema degli atleti fuori gara, oltre alle disposizioni in materia di servizio medico durante le gare ciclistiche.

In conclusione una giornata positiva per il ciclismo amatoriale Lombardo, dove i troppi assenti hanno perso una preziosa occasione per far sentire il proprio pensiero ai dirigenti presenti, portando un fattivo contributo alla crescita generale del movimento.

Presto verranno rese pubbliche le iniziative dell’Assise per l’anno 2016: è allo studio la realizzazione di un campionato regionale assoluto su pista, oltre che la riproposizione di quello su strada e l’esperienza della seconda serie condivisa.